From the Cavallera Refuge to the Scarpa Gurekian Refuge
Route: medium-easy E approx. 200 m of ups and downs
Walking time: 3 hours without stops at medium pace.
Cartography; sheet 022 tobacco Pale di San Martino
Dal Rifugio Cavallera si raggiunge per il sentiero 720 in pochi minuti il Bivacco Menegazzi e tralasciando la salita verso la Forcella delle Mughe a sx si procede verso destra lungo il sentiero 773 attraversando i bellissimi prati dei Pian Lonch fino ad incrociare il torrente che scende dalla Valle Sprit, questo è l’unico passaggio complesso di tutto l’itinerario poichè il torrente Sprit scava ogni anno il suo corso in un ghiaione molto mobile e ci obbliga a scendere su una pietraia molto ripida per una ventina di metri, fino al torrente stesso che poi si attraversa facilmente. Una volta passato il torrente il sentiero procede per saliscendi e attraverso altri piccoli torrenti che solcano le pareti sud dalla Croda Granda fino a Casera Camp. Tenendo sempre il sentiero 773 si continua fino al Col di Luna da dove il panorama si apre sulle maestose pareti sud dell’Agner e la vista spazia fino alla Moiazza e alle Pale di San Sabastiano. Attenzione: al Col di Luna è necessario mantenere il sentiero 773 e non deviare sul il sentiero sbagliato seguendo il Coston di Luna a sinistra o ancora peggio prendendo il sentiero 733 che scende a Forcella Aurine (attenzione possibile confusione sentiero 773 e 733). Dal Col di Luna si continua su lunghi e panoramici traversi su pista erbosa e sentiero senza difficoltà scorgendo dall’alto gli abitati di Don di Gosaldo e Forcella Aurine. Si ripassa per alcuni tratti in bosco, molto pittoresca la zona di Pian dei Cavai.
Before the last stretch out of the forest, the Rifugio Scarpa-Gurekian begins to come into view, towering on the top of its grassy hill. With a last little climb, you soon arrive at the Rifugio.
Return by the same route as the outward journey.
Possible detours:
- visit to Malga Luna: just after the junction with path 772 that descends to Frassenè is Malga Luna
- visit to the Tibetan temple, which can be reached along the Coston di Luna via a very steep ascent that should not be underestimated if the trail is wet (ask the refuge management for precise directions)
- visit to the Pissandol waterfall just before the ascent to Rif Scarpa you take a diversion indicated by a wooden sign indicating Pissandol, it is a seasonal waterfall, which after summer storms or in the thawing period covers a drop of a few metres.
From the Cereda Refuge to the Cavallera Refuge via the high path and return via Domadore
Challenging E route 800m D+ to be avoided in bad weather or on a slippery path.
Loop route
Walking time: about 6 hours at a steady pace.
Cartography; sheet 22 tobacco Pale di San Martino From the Cereda Refuge, take the roadway which climbs up just behind the Refuge itself until you take path no. 718 (which corresponds for this stretch to the Alta Via route no. 2) until you reach the fork at the Forcella d'Oltro climb with path no. 777 (the fork is not very evident, pay attention). The route is fascinating, fun and very scenic (views of the Pavione and Piz de Sagron and the Conca Agordina) but challenging, especially the first part which is a steep climb (about 500m D+) that takes us immediately up to the fork for the Regade pass (which we leave on our left), then the path proceeds by slight ascents and descents and takes us over grassy traverses and a few stony stretches under the slopes of Monte Feltraio and then under the Rocchette (a few exposed stretches in the impluvium that should not be underestimated). From the junction with path no. 777, you lose altitude and come to a stretch of fir forest with a narrow but well-marked path to the meadows that separate Rifugio Cavallera from Bivacco Menegazzi, just a few more metres downhill to reach the Rifugio.
The return journey is along path 720 to Domadore, where the asphalt road descending to the left towards Faustin/Sarasin is left behind and the path continues to the right along grassy tracks marked with a red marker until it reaches the same carriageway (closed to traffic) that was used on the ascent to reach the start of path 718. Continuing along the cart road, you arrive in the vicinity of the Cereda refuge.
A scenic variant during the ascent could be to climb up to the Forcella d'Oltro (from the junction with trail no. 777 it is about 20 min uphill quickly) to admire the verticality of the Val Canali from the other side and then descend to trail no. 777 via the same route.
To the Rifugio Treviso - Val Canali via the Forcella d'Oltro and back thru the Forcella delle Mughe
EE route 1st grade difficult and demanding approx. 1200 m D+ (counting the ascent and descent from the two forks)
Walking time: about 6 hours at medium pace.
Cartography; sheet 22 tobacco Pale di San Martino Attention: on some older topographic maps and on some very old signposts the Forcella delle Mughe is marked as Forcella delle Grave.
Loop route to be avoided in bad weather or in poor visibility conditions. (the descent from the forcella can become very difficult due to orientation problems)
The two passes (both at around 2300 m) are very impervious, and in the summit sections the Mughe forks have some first/second degree passages that should not be underestimated. Often the northern slopes of the forcelle still have snow on them until mid-June, (it is best to ask Rif. Cavallera or Rif. Treviso about the practicability of the route before venturing out without the necessary tools).
From Rif. Cavallera, go up along path no. 777 to the junction with path no. 718 where you take a right to the Forcella D'Oltro saddle. Once you have passed the saddle, paying attention to the slippery terrain, descend along the Alta Via route no. 2 and take another right, ignoring the junction with path no. 718 B (also indicated as Troi dei Todeschi) and you will arrive at the Rifugio Treviso along a traverse through mugo meadows and woodland.
From the Treviso Refuge, the return journey begins along path 720 to the Forcella delle Mughe saddle and then descend along path 720 (be careful to follow the signs that lead you to the right just below the saddle, if you are distracted you tend to proceed straight along the gully, which however just below becomes difficult). After about 500 m D- you arrive near the Bivacco Menegazzi bivouac and in a few steps you reach the Rif Cavallera.
A variant can be the short Via Ferrata del Canalone, which climbs from the Rif Treviso to a higher altitude, rejoining path 720 just above.
From Rifugio Cavallera to the summit of Croda Granda via the Scalette Pass and Via Normale
Tempo salita: ore 4,00
Percorso intero: ore 7,30 dislivello salita: m. 1.650
EE 1st demanding and long route not to be underestimated and with some orientation problems below the Scalette pass
Cartografia: Tabacco foglio 022 Pale di San Martino
One ascends from the Rifugio Cavallera (1680m) along path 720 that arrives after a few minutesi al Bivacco Menegazzi (1737m, spesso pieno durante i week end). Si sale accanto alla colata di sassi che scende lungo il pendio, si guadagnano circa 200 metri di dislivello fino ad un grosso masso (frecce lignee datate). Al masso si lascia a sinistra il percorso per l’eventuale scavalcamento della Forcella delle Mughe e si procede invece a dx oltre il letto di sassi in ripida salita. Sempre a sinistra, arriviamo a toccare i primi contrafforti rocciosi e ne seguiamo la base, indovinando la prosecuzione del tracciato (segnavia a volte molto distanti fra di loro). Evitando la forcella sopra di noi e una vecchia variante del sentiero che scende dalla Forcella delle Mughe, tagliamo tutte le ghiaie verso destra seguendo i pochi omini portandoci a ridosso della parete più accessibile. Questa si trova nelle carte indicata come passo delle Scalette. Il passaggio, ben gradinato e segnalato, supera lo sbalzo di una quindicina di metri dove bisogna usare le mani e avere passo sicuro, soprattutto nel piccolo canale finale. Si continua passando alla destra della Cima del Vani alti sul piano spoglio, dove si intercetta anche il sentiero che passa attraverso la Forcella dei Vani Alti (m 2519). Verso Sud alle nostre spalle ora svetta il Sass da Camp mentre noi si continua per l’opposto spallone sassoso sotto le Creste dei Vani alti fino ad arrivare in vista del Bivacco Reali. Finalmente ci si ritrova al cospetto della Croda Granda che si staglia sulla nostra destra al di là di un inciso vallone che dovremo attraversare (perdita di quota da non sottovalutare). Con prudenza costeggiamo il salto sulla stessa Valle Sprit, andando a scendere per buon sentiero sui massi fortemente solcati dall’erosione che sostengono il Bivacco Reali (Punto d’appoggio ben attrezzato e pulito con 6 posti branda). Oltre la piazzola per l’elicottero ci si abbassa seguendo gli omini che ci guidano fra i profondi solchi e i salti segnalandoci la via più semplice per la Forcella Sprit (m 2573). Nei pressi della forcella una traccia attacca diagonalmente a destra un primo nevaio (fino a metà giugno solitamente) e i ghiaioni soprastanti. Si sorpassa un rigolo d’acqua ( unica sorgente di acqua in tutta la zona utilizzata da alcuni in emergenza) e si sale per un facile diedro scalinato fino a un una comoda cengia (1° inf.) e da qui entriamo sul cono di ghiaie che si vedono dal Bivacco. Scegliendo il percorso più stabile nello sfasciume, piuttosto a sinistra, si punta all’intaglio superiore che divide la Croda Granda dalla Cima dei Róndoi. Qui, restando sempre al di sotto della cresta, si sale paralleli alla stessa, guadagnando quota velocemente passando per qualche tratto poco esposto di semplice arrampicata (1°) e qualche tratto dove si procede camminando. Resta ancora qualche strappo per vincere i balzi prima della cima seguendo i segni verdi. Una Madonnina e il libro di vetta ci si presentano di fronte sul punto più alto (2849m).
Descent along the same path (approx. 3 ½ hours to Rif Cavallera), paying attention to the scree to the base of Forcella Sprit, which can be slippery on the descent.